Rimangono vive, e ben impresse nella nostra testa, le immagini della brutta alluvione lampo che ha colpito il 24 agosto l’ area delle Crete, buona parte della Val d ‘Arbia, della Val di Merse e della Valle dell’ Ombrone. E’ quindi comprensibile il tam tam sui social network, in seguito alla diramazione di un’ allerta gialla per temporali, su tutta la Toscana. Un passaparola che ha coinvolto sindaci, assessori, ma anche tanti cittadini comuni. Qualche commento dal toni allarmistico, preoccupato, addirittura sconsolato.
Tuttavia, per tranquillizzare un po’ tutti, ci sembra il caso a questo punto di smorzare un po’ la tensione venutasi a creare. Questo per tre motivi:
a) statisticamente è altamente improbabile che si verifichino sul nostro territorio due alluvioni lampo nel giro di 8 giorni, quando i tempi di ritorno di questi eventi sono nell’ ordine dei 15-20 anni, se non di più. Sicuramente stiamo vivendo un ciclo climatico, al momento di breve termine, in cui si registra un evidente aumento di tali fenomeni, anche nell’ area senese-grossetana(vedi alluvione Maremma nel 2012, Crete-Valdarbia nel 2013, e ancora nell’ agosto 2015). Ma non si potrà di certo vivere ogni singola perturbazione di qui a dicembre con questa preoccupazione.
b) l’ allerta gialla rappresenta il livello più basso di criticità. E’ quel livello che la Protezione Civile, indica come criticità ordinaria. Consideriamo che nel giro di un anno solare, questo tipo di allerta viene emesso decine di volte. In pratica, ogni qualvolta sussista anche la più minima probabilità che si verifichi un evento temporalesco che possa dar luogo anche a danni lievi(per grandinate, colpi di vento particolarmente intensi, allagamenti in aree localizzate e circoscritte). E’ da interpretare più come un avviso, che come un’ allerta vera e propria. Con il codice giallo, infatti, la macchina della Protezione Civile monitora attentamente la situazione, seguendo il corso degli eventi, restando pronta ad intervenire nel caso ci fosse bisogno. L’ imprevedibilità degli eventi temporaleschi, sia nell’ intensità, sia nella loro esatta localizzazione, rende tuttavia ampiamente giustificabile il lancio dell’ allerta, anche se poi non dovesse far nulla o quasi.
c) l’ allerta riguarda gli eventi temporaleschi. NON il rischio idraulico-idrogeologico che segnala la possibilità di esondazione dei corsi d’ acqua maggiori(ad esempio Arbia, Merse, Ombrone).
Se poi confrontiamo la giornata del 24 agosto 2015 con quella di oggi, già adesso(ore 9.45) possiamo trovare delle differenze sostanziali. Allora, già al mattino, il maltempo stava iniziando a colpire le nostre zone, portando piogge diffuse a sud di Siena, grazie ad una prima cella temporalesca autorigenerante, causando già forti problemi nella prima parte della giornata e e l’ innalzamento dei livelli idrometrici. Una pesante replica avveniva nella seconda parte della giornata quando un’ altra cella temporalesca autorigenerante, colpiva di nuovo Val di Merse, Valdarbia, Crete e in parte anche la città, portando allagamenti più diffusi e l’ esondazione di corsi d’acqua minori e maggiori(Arbia, Ombrone).
Insomma, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 2 settembre 2015, non è da escludere che qualche temporale possa colpire la nostra provincia. in sede previsionale, noi abbiamo indicato la linea Chianti-Valdichiana come quella più a rischio. Si dovrebbe trattare, tuttavia, di fenomeni più circoscritti, sia nel tempo che nello spazio, a quelli del 24 agosto. A livello locale, potranno quindi verificarsi quelle situazioni di rischio e quelle problematiche legate a un qualsiasi evento temporalesco particolarmente intenso.
Per chi volesse avere qualche delucidazione ulteriore, rimandiamo al link del Consorzio Lamma che descrive i rischi per la giornata odierna: http://www.lamma.rete.toscana.it/news/allerta-gialla-temporali-2