In gergo meteorologico si chiama “rottura estiva” o burrasca di fine estate: la prima perturbazione severa che segna la fase crepuscolare della stagione calda

Nel fine settimana potremo avere i primi segnali di “decadimento” stagionale. E’ un copione che si ripete, più o meno, ogni estate. Del resto succede così anche in altri periodi dell’anno. Ci sono eventi meteorologici che rappresentano dei punti di non ritorno, nell’alternanza stagionale, un po’ come la prima irruzione fredda in novembre, il primo tepore primaverile a marzo o i primi caldi tra maggio e giugno.

Calo termico diffuso al centro-nord

La perturbazione attesa tra sabato 25 e domenica 26 agosto sull’Italia centro-settentrionale farà da spartiacque tra la fase matura e la fase crepuscolare dell’estate.
Questa discontinuità si legge chiaramente analizzando gli output dei principali modelli matematici; nella figura sotto osserviamo l’andamento di temperatura previsto, nei prossimi 15 giorni, alla quota di 1500 metri, sulla verticale di Siena, dal modello americano Ensemble di GFS.
Tra oggi e venerdì 24 avremo ancora una temperatura al di sopra della media con valori compresi tra 17°C e 19°C. Proprio da venerdì le temperature inizieranno a calare, dapprima gradualmente, poi, domenica 26, in maniera più repentina: la media di temperatura nei giorni che vanno da domenica a mercoledì 29 dovrebbe oscillare tra 11°C e 13°C(usiamo il condizionale perchè la forbice è molto aperta e l’incertezza previsionale elevata).

Modello Ensemble di GFS. Temperature a 1500 metri slm circa, sulla verticale di Siena. Rielaborazione MS24, fonte wetterzentrale.de

In realtà l’aspetto che più ci interessa, e che confermerebbe quanto detto sopra, è la linea di tendenza(freccia scura tratteggiata) che segue in maniera parallela la linea(rossa) della media stagionale. In seguito al calo termico atteso da domenica le temperature tornerebbero ad aumentare nel corso della settimana prossima, ma senza ritornare alle condizioni di partenza. Tra fine agosto e i primi di settembre torneremmo ad avere condizioni ancora tipicamente estive, ma i valori medi giornalieri a 1500 metri di quota oscillerebbero tra i 14°C e i 16°C.

Pressione al suolo e geopotenziali a 500hpa(5550 m slm). Modello UKMO, rielaborazione MS24, fonte wetterzentrale.de

Precipitazioni: cosa attendersi?

Se dal lato delle temperature l’analisi risulta più fattibile, è al momento inutile elaborare una previsione dedicata alle precipitazioni previste in Toscana per le giornate di sabato 25 e domenica 26 agosto. Il termine “burrasca” di fine agosto non deve spaventare troppo in tal senso. Esso sta ad indicare semplicemente che è in arrivo un primo forte rimescolamento d’aria dopo 2 mesi circa di estate. Questo rimescolamento avviene grazie ad un’irruzione di aria polare marittima con caratteristiche completamente diverse rispetto a quelle della massa d’aria preesistente. E’ chiaro quindi che il forte contrasto potrà dar vita a fenomeni anche intensi con aumento dell’instabilità atmosferica, temporali, precipitazioni a carattere di rovescio, possibili grandinate e colpi di vento.
Qual’è la differenza tra l’instabilità pomeridiana di queste calde giornate di agosto e l’instabilità attesa tra sabato e domenica?
In quest’ultimo caso avremo un cambiamento del tempo diffuso e duraturo, mentre nel primo il cambiamento del tempo è limitato, sia nello spazio(spesso poche decine di km) che nel tempo(poche ore con rapido ripristino delle condizioni meteo precedenti).
Nei prossimi giorni approfondiremo questa analisi previsionale provando ad entrare maggiormente nel dettaglio.

La foto di copertina è di Gabriele Ruffoli

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