Proprio in questi giorni, mentre camminiamo per strada o nel bosco, è difficile non sentire il fruscio e lo scricchiolio delle foglie che calpestiamo. E’ autunno e la natura assume gradazioni che vanno dal giallo pallido al rosso intenso.
Perchè le foglie ingialliscono e cadono?
La variazione di colore è dovuta alla diminuzione e alla successiva scomparsa della clorofilla (pigmento di colore verde) che lascia il posto ai pigmenti carotenoidi che determinano la tipica colorazione.
La caduta delle foglie è da sempre il segno dell’inizio della stagione autunnale e dell’ arrivo dei primi freddi.
Le specie caducifoglie di interesse agronomico, come ad esempio la vite, percepiscono l’abbassamento delle temperature e l’accorciamento delle giornate (fotoperiodo). Si preparano alla stagione fredda. Programmano la caduta delle foglie che, essendo particolarmente sensibili alle basse temperature, non resisterebbero. E’ di fatto un modo per conservare energie preziose.

Come funziona questo processo
Il primo passo che la pianta compie è quello di richiamare dalla foglia carboidrati e sostanze utili e trasportarli verso gli organi di riserva della pianta, cioè radici, fusto e tralci.
Queste sostanze vengono in un secondo momento immobilizzate, sotto forma di “zuccheri complessi”, ovvero amido. A questo punto la pianta isola i suoi tessuti dal picciolo della foglia, che è destinata a cadere.
Per far questo la foglia produce, al livello del punto di distacco, uno “strato di separazione” fatto da cellule a parete sottile, e uno sottostante detto “strato di protezione”, costituito invece da cellule suberificate che esplicano una funzione di difesa contro gli agenti esterni.

Questo processo detto di “abscissione” della foglia(dal latino abscissio, che significa taglio o recisione) è controllato e regolato dai diversi ormoni che la pianta produce.
L’etilene è l’ormone che favorisce il distacco della foglia, mentre dall’altro lato le citochinine ritardano la senescenza delle foglie.
Si pensava che l’ acido abscissico fosse il responsabile della caduta delle foglie. Si è poi scoperto che, pur accumulandosi nella foglia, questo acido non ha un effetto diretto sull’ abscissione delle foglie.
Poiché la pianta riesce con questo meccanismo a recuperare le sostanze rimanenti nella foglia è consigliato rimandare qualsiasi operazione cesoria(potatura) dopo la caduta delle foglie. Questo per far sì che la pianta, al risveglio vegetativo, abbia una maggiore quantità di sostanze di riserva a sua disposizione.
A cura di Lorenzo Piacenti
