Si avvicina il primo incontro dell ciclo “Consapevolezza sui rischi meteo e conoscenza del territorio”. Per l’ occasione siamo andati ad intervistare, Salvatore Quarta, presidente dell’ Associazione Meteorologica Senese

 

Da alcuni anni l’ Associazione Meteorologica Senese “Padre Vittorio Benocci” , con la collaborazione di MeteoSiena24, tiene corsi di meteorologia di base e avanzata per divulgare i concetti fondamentali che stanno alla base della previsione meteo. Quest’anno, alla luce dell’alluvione di Livorno d’inizio Settembre, e alle polemiche che ne sono intercorse, si è deciso di stravolgere la formula delle lezioni di meteorologia, trasformandola, in una serie d’incontri più specifici per entrare maggiormente nel tema delle allerte meteo e della conoscenza del territorio. Ecco quindi che nasce “CONSAPEVOLEZZA SUI RISCHI METEO E CONOSCENZA DEL TERRITORIO”. Un percorso in 5 incontri tra meteorologia, clima e territorio per accrescere la consapevolezza di ognuno di noi verso i fenomeni atmosferici e i rischi che ne derivano. A tal proposito abbiamo intervistato il presidente dell’Associazione meteorologica, dott. Salvatore Quarta, nostro carissimo amico

MS24: Quando e come nasce l’ idea di 5 incontri dedicati al delicato equilibrio tra territorio ed eventi atmosferici?
SQ: L’idea nasce da quelli che sono i due scopi fondamentali della nostra Associazione Meteorologica Senese: fare “formazione”. Essere Associazione di “pubblica utilità”.
Nel nostro paese, purtroppo, la Meteorologia è sempre più bistrattata, ridotta al rango dell’oroscopo o di rubriche che spesso occupano l’ultima pagina dei quotidiani; salvo scoprirne la reale utilità quando capitano eventi di una certa portata, talvolta anche tragici. Questa riscoperta tardiva viene poi accompagnata dalla disinformazione, vuoi per assenza di cultura, vuoi per malafede.
Da qui la necessità di lavorare per costruire una cultura in meteorologia coinvolgendo in primo luogo le istituzioni( i comuni, gli enti territoriali, gli istituti scolastici) ma anche la cittadinanza con l’intento di radicare il sacro principio della prevenzione.

MS24: Il titolo dell’iniziativa parla di “Consapevolezza sui rischi meteo”. Puoi spiegare in poche parole questo concetto?
SQ: Faccio subito una premessa. I fenomeni meteorologici con la maggior parte dei fenomeni naturali non sono né rischiosi ne pericolosi. Disegnare la natura come una “ cattiva matrigna” è una cosa che ai meteorologi inizia a stancare. Rischi e pericolosità, legati a eventi naturali, nascono dalle cattive abitudini dell’uomo che sempre di più si dimentica di essere parte integrante della natura stessa. Pensiamo alla tombatura dei corsi d’acqua, all’ espansione edilizia che ha portato a costruire a ridosso degli argini dei fiumi. Ma le cattive abitudini le ritroviamo anche nella normale programmazione di eventi di vita quotidiana (es. programmare un uscita in montagna piuttosto che al mare in concomitanza di eventi atmosferici avversi). Sono noti a tutti i fatti che hanno accompagnato l’alluvione di Livorno, nel mese di Settembre, con le immancabili polemiche annesse. Ad essere assente fu la consapevolezza del rischio, legata ad un evento meteo non certo ma possibile, probabile. Lei pensi che il bollettino della Protezione Civile cita testualmente la parola consapevolezza.
Da qui nasce la necessità di essere a conoscenza di un evento potenzialmente rischioso al fine di mettere in atto misure di prevenzione legate ad eventi potenzialmente pericolosi. Questo va fatto a tutti i livelli.

MS24: Perchè, secondo te, è così importante la conoscenza del territorio quando si parla di prevenzione dei rischi meteo?
SQ: Ritorno ad un concetto espresso in precedenza. Pensare all’ uomo come parte integrante della natura e del paesaggio che lo circonda. Sarebbe auspicabile ad esempio che, nelle scuole, una parte delle ore di geografia fossero finalizzate alla conoscenza del territorio in cui si vive. E’ fondamentale nell’ ottica della prevenzione. Se domandassi ad un ragazzo delle medie quali sono i corsi d’acqua della Provincia di Siena, pensi che mi saprebbero rispondere? Sapere distinguere le caratteristiche di un terreno argilloso (le nostre crete ad esempio) rispetto a quelle di un terreno alluvionale porterebbe ad una consapevolezza maggiore e quindi a un utilizzo del territorio più ponderato. Tutto questo, purtroppo, manca.

 

16 novembre 2017 ore 21. Primo incontro del ciclo “Consapevolezza sui rischi meteo e conoscenza del territorio”

MS24: A chi si rivolge questo ciclo di 5 incontri e perchè secondo te il comune cittadino dovrebbe venire?
SQ: è aperto a tutti coloro che vogliono soddisfare le proprie curiosità in ambito meteorologico. Si parla di una “curiosità di qualità” in questo caso. Grazie a questi incontri faremo chiarezza su tante cose. Pochi sanno come nasce una previsione meteorologica, in base a quali parametri viene emanato un certo tipo di allerta, quali sono e dove risiedono le fragilità del nostro territorio. Al termine di questo ciclo, tutti e dico tutti, avranno gli strumenti per affrontare con maggior consapevolezza determinate situazioni. Dobbiamo sentirci tutti indistintamente parte della catena della prevenzione. Per questo oltre alle istituzioni chiamate per prime a gestire i piani di protezione civile (ndr nel primo incontro sul tema delle “allerte meteo” interverrà il sindaco di Asciano Paolo Bonari) occorre che il cittadino da parte sua diventi esso stesso protagonista nella prevenzione.

MS24: Serve un’ iscrizione o il versamento di una quota per partecipare?
SQ: Gli incontri sono aperti a tutti e non è prevista alcuna quota di partecipazione. Semmai essendo la nostra un’ Associazione non a fini di lucro ma del tutto basata sul volontariato e la passione degli aderenti, non posso negare che sono ben accetti contributi che permettano all’ Associazione di mantenere questa vitalità. Vogliamo continuare a creare occasioni di formazione come questa o eventi che coinvolgano gli associati o chiunque sia interessato a questi temi.

Ringraziamo Salvatore per l’ intervista e l’ Associazione per la fiducia dimostrata anche stavolta nei nostri confronti. Saremo infatti chiamati a dare il nostro contributo, in qualità di relatori, ai primi tre incontri del ciclo. Il primo appuntamento è per giovedì 16 novembre 2017, alle ore 21 presso il Liceo Scientifico G.Galilei di Siena. Si parlerà di “Allerte meteo”. Sarà ospite Paolo Bonari, sindaco di Asciano, comune con il quale collaboriamo da alcuni mesi per la gestione dei rischi legati ad eventi meteorologici.

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