Fase anticiclonica con i giorni contati. Ponte dell’ Immacolata con passaggio perturbato mite e successivo calo delle temperature. Flusso perturbato fresco attivo da domenica 10/ lunedì 11 dicembre con pioggia alle basse quote e neve in montagna
Dopo alcuni giorni caratterizzati da un cielo sereno o poco nuvoloso con temperature inferiori alla media nei valori minimi, il mese di dicembre entra nel vivo dal punto di vista meteorologico. Dal ponte dell’Immacolata è attesa una nuova perturbazione nordatlantica alla quale farà seguito un flusso di aria fredda di origine artica-marittima. Per artica-marittima si intende una massa d’aria che proviene da latitudini artiche e staziona in origine al di sopra della superficie marina. In questo caso questa massa d’aria arriva sull’Europa centrale e sull’Italia, scivolando sul bordo orientale di un’alta pressione allungata sui meridiani in Atlantico, dopo un viaggio di migliaia di km, iniziato dall’area di Mar Glaciale Artico compresa tra la Groenlandia e le isole Svalbard.

Giovedì 7-venerdì 8 dicembre. Flusso umido e relativamente mite. Vento di libeccio e qualche pioggia sulla Toscana
L’avvicinamento di questa massa d’aria fredda al Mediterraneo favorirà un calo di pressione graduale con l’attivazione di correnti meridionali e poi sudoccidentali, nelle giornate precedenti. Venerdì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, sarà caratterizzato da un cielo prevalentemente nuvoloso sulla Toscana con piogge più diffuse e continue sulle aree settentrionali. La neve cadrà, bagnata, dai 1300/1400 metri sul livello del mare sull’Appennino tosco-emiliano, sopra i 1500 m su tosco-romagnolo, in vetta sul Monte Amiata. Sulle zone centro-meridionali il tempo sarà ventoso con piogge sparse e intermittenti durante il giorno. Qualche rovescio più continuo tra pomeriggio e serata, anche sulle aree meridionali, con quota neve in calo su Amiata fin verso i 1300 metri prima della notte, grazie all’afflusso di aria fredda.

Sabato 9-domenica 10 dicembre. Entra l’aria fredda
Nella notte tra venerdì e sabato l’ aria fredda farà il suo ingresso sulla Toscana sotto i colpi del Maestrale e della Tramontana. Il tempo tenderà a migliorare già nelle prime ore di sabato, ma non si può escludere qualche rovescio sparso dovuto all’instabilità atmosferica nel caso l’aria fredda seguisse una traiettoria più occidentale. Rovesci che risulterebbero nevosi sino a quote basse. Da qui in poi, infatti, l’incertezza previsionale aumenta in maniera esponenziale. Alcuni modelli vedono un maggior coinvolgimento dell’Italia centro-settentrionale, altri vedono l’ aria fredda scivolare maggiormente più ad est. In ogni caso è ormai altamente probabile un calo delle temperature su valori decisamente inferiori alla media del periodo alla quota di riferimento di 850hpa(1400 metri su livello del mare).

Per circa 24 ore la temperatura sulla “verticale” di Siena potrebbe oscillare sui -5°C intorno ai 1400 metri sul livello del mare. Lo stato delle cose evolverà, tuttavia, molto rapidamente. Già domenica il flusso freddo dovrebbe venire meno. Un’altra perturbazione nordatlantica corre in seno ad una forte accelerazione del getto polare, raggiungendo la Francia in mattinata e portando un nuovo rapido abbassamento di pressione sull’Italia centro-settentrionale. Nella serata di domenica la perturbazione raggiungerà l’Italia portando dapprima possibili nevicate fino alle basse quote sulla Toscana e al nord, e poi, un graduale aumento delle temperature con rimescolamento della colonna d’ aria.
Lunedì 11 dicembre. Forte perturbazione atlantica. Possibile neve in pianura al Nord. Piogge diffuse su Toscana e neve
La giornata di lunedì 11 dicembre potrebbe essere fortemente perturbata con piogge diffuse su gran parte dell’Italia centro-settentrionale e neve in pianura al nordovest e sulle Alpi centro-orientali. Sulla Toscana le correnti di libeccio potrebbero portare lo zero termico fin verso i 1800/2000 metri in mattinata con nuovo calo sui 1400/1600 metri nel pomeriggio. In tal caso la neve cadrebbe in quota su Appennino tosco-emiliano, mentre pioverebbe sull’ Amiata. E’ evidente che si parla di previsioni con un’attendibilità bassissima. Limitiamoci quindi a ragionare di questa ipotesi che vedrebbe piogge continue e intense per buona parte della giornata sulle aree pianeggianti e collinari. Una buona notizia per una regione ancora alle prese con un deficit pluviometrico importante se non estremamente grave localmente(Maremma).

Come è possibile osservare dalla mappa soprastante l’ incertezza previsionale è estremamente elevata. Ci riserviamo quindi di ritornare successivamente sull’ analisi meteorologica per la giornata di lunedì e oltre.
Quel che si riscontra, tuttavia, nella maggior parte delle emissioni modellistiche di questi è giorni è un ritorno ad una dinamicità tipica di molti dicembre del passato.