Ancora tempo secco e mite. Forte escursione termica tra la notte e il giorno ma arrivano segnali di cambiamento per la fine del mese

 

Torniamo ad affrontare un’ analisi a lungo termine e a parlare di autunno. Un autunno che aveva esordito in maniera promettente nei primi 20 giorni di settembre con temperature mediamente al di sotto della media e buoni apporti piovosi sulle aree centro-settentrionali della Toscana.

I “rubinetti” si sono chiusi proprio nel mese di ottobre che, insieme a novembre, è storicamente il mese più generoso in termini di quantità di pioggia caduta. Quest’ anno non è andata così e l’ ottobre 2017 potrebbe invece essere, per molte zone, uno dei più secchi degli ultimi 40/50 anni. A questo va aggiunto un quadro delle temperature generalmente al di sopra della media. Alla fine della fiera, quindi, un ottobre deludente per chi ama le stagioni che strizzano l’occhio all’ immaginario collettivo.

A chiusura di un ottobre anomalo per la carenza di piogge, è in corso una nuova fase anticiclonica. L’ espansione dell’ alta pressione subtropicale verso il Mediterraneo centro-occidentale sta portando a partire da oggi(martedì 24/10 ndr) un’ altra serie di giornate caratterizzate da un cielo sereno, temperature miti durante il giorno, superiori ai 20°C e inversione termica durante la notte con valori prossimi allo zero a valle, nelle aree interne, durante le prime ore del mattino.

Alta pressione sul Mediterraneo centro-occidentale con massimi tra Spagna e Francia meridionale

Le uniche nubi che vedremo tra mercoledì e giovedì, saranno delle modeste velature, mentre saranno assenti o sporadiche nebbie e foschie, in virtù dell’ afflusso di aria più secca e fresca osservato tra domenica e lunedì.

La svolta. L’ alta pressione si riposiziona in pieno oceano. L’ aria fredda ha campo libero verso l’ Europa centrale

 

Già da venerdì, tuttavia, qualcosa inizierà a cambiare.
L’ azione di un centro depressionario attivo sulle Azzorre, andrà ad imporre una modifica netta all’ assetto barico preesistente. Ecco quindi che la bolla calda subtropicale si sposterà verso nordovest riposizionandosi in pieno Atlantico con i massimi pressori a ovest/sudovest delle Isole Britanniche. La pressione inizierà a calare sulla Penisola e sul bacino del Mediterraneo. Tra venerdì e sabato si attiverà una circolazione umida dall’ alto Tirreno, verso la Toscana. Ciò, dovrebbe favorire l’ ingresso di nubi basse sulla nostra regione con la possibilità di pioviggine sulle aree centro-settentrionali, in un contesto di temperature ancora miti.

Domenica 29 ottobre. L’ alta pressione si è riposizionata in pieno oceano. Le masse d’aria dall’ artico scivolano verso l’ Europa centro-orientale.

Questa evoluzione su vasta scala aprirà la strada alle correnti artiche verso il cuore dell’ Europa. Le nazioni centro-orientali del vecchio continente piomberanno gradualmente verso condizioni atmosferiche tardo-autunnali. Sui versanti esteri delle Alpi, si perderanno mediamente 10/12°C a tutte le quote tra venerdì e domenica e farà la comparsa la neve fino ai fondovalle su Svizzera, Austria e Slovenia con qualche sconfinamento anche oltre i crinali italiani.

Da domenica temperature pienamente autunnali, seppur in un contesto secco. Per la pioggia occorrerà attendere novembre

Una parte di queste masse d’aria di origine artica tracimerà anche sul Mediterraneo centrale, aggirando le Alpi dalla Francia, ma soprattutto da nordest, dall’ Europa orientale, attraverso i Balcani. Se l’ evoluzione venisse confermata, in Toscana risentiremmo di un primo calo delle temperature già sabato 28, specialmente in collina e in montagna, grazie ad un primo impulso di aria fresca. Un ulteriore e più marcato calo delle temperature si dovrebbe avvertirebbe tra domenica 29 sera e lunedì 30 con temperature in calo su valori al di sotto della media.

Da quel momento in poi, potrebbe tornare una breve fase anticiclonica caratterizzata ormai da temperature in media o al di sotto della media con brinate a valle e temperature gradevoli ma inferiori ai 20°C nelle ore centrali del giorno.
In attesa, infine, di una dinamicità più spiccata nei primi giorni di novembre, quando potrebbe riaprirsi la porta alle più classiche perturbazioni autunnali. E’ un’ ipotesi che prende sempre più piede sulle “code” dei principali modelli di simulazione atmosferica.
La svolta autunnale potrebbe essere davvero all’ orizzonte.

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