Nuova rubrica su Meteo Siena 24 dedicata al rapporto tra meteorologia e agricoltura a cura di Lorenzo Piacenti. Si parla di frumento ed epoca di semina
Apriamo questa nuova rubrica di Meteo Siena 24 parlando di un’operazione colturale che in questi giorni caratterizza le nostre campagne: la semina del frumento. Si parla sia di grano duro che di grano tenero.
Di norma, in Italia, l’epoca(o periodo) di semina del frumento è l’autunno inoltrato e la data in cui si effettua è tanto più anticipata quanto maggiore è la latitudine o l’altitudine. Nelle regioni settentrionali la semina in pianura inizia a metà ottobre, in quelle centrali ai primi di novembre e al Sud nella seconda metà di novembre.
C’è infatti un’ epoca, considerata ottimale, per la semina. L’ obiettivo è di avere piantine di frumento che abbiano raggiunto e non superato lo stadio di 3 foglie all’ arrivo dei freddi invernali.

L’ importanza di una tempistica giusta nell’ effettuare la semina
Di conseguenza a quanto detto sopra la semina non dovrà essere né troppo anticipata ne troppo ritardata:
- Con una semina troppo anticipata, nel caso in cui ad essa segua un autunno mite, la plantula potrebbe essere indotta a uno sviluppo vegetativo eccessivo che la porterebbe ad avere una maggiore suscettibilità all’ arrivo dei freddi invernali;
- Mentre con una semina troppo ritardata la germinazione e le nascite sono rallentate dalle basse temperature e nel caso di gelate precoci con la coltura nella fase di emergenza le plantule avrebbero una resistenza al freddo troppo limitata.
Aldilà di quanto abbiamo detto, sono le condizioni meteorologiche che determinano realmente il giorno in cui si effettua la semina.
Le condizioni meteorologiche ideali per la semina
Oltre alle temperature, altro fattore determinante sono le precipitazioni. Sarebbe importante scegliere il periodo in base all’ arrivo delle precipitazioni autunnali più abbondanti. Questo non sempre è facilmente prevedibile in anticipo. Basta osservare i dati di ottobre, mese storicamente molto piovoso, ma in quest’ annata estremamente siccitoso, per rendersene conto.
Le piogge attese nel prossimo fine settimana, qualora si verificassero, porterebbero con sé le condizioni ottimali per la germinazione. Questa settimana potrebbe essere quindi quella ideale per la semina.
Per la germinazione infatti le cariossidi (così sono detti i semi dei cereali) hanno bisogno di assorbire in acqua 3-4 volte il loro peso e se la temperatura e l’ossigenazione del terreno sono favorevoli il seme germina.
La temperatura ottimale per la germinazione del frumento è di 20 °C, ma di maggior interesse pratico è la temperatura “minima” di germinazione. E’ questa, infatti, che ci permette di constatare se in un determinato luogo è possibile coltivare questo tipo di cereale. La temperatura minima di germinazione è di circa 0 °C, anche se la germinazione avviene con accettabile prontezza (circa 15 giorni) e regolarità, solamente, con temperature di 2-4 °C o superiori.
Più la germinazione è lenta e maggiore è la probabilità di attacco da parte dei parassiti.

Concludendo, possiamo dire che, oltre a seguire alcune regole di cui abbiamo parlato prima, per avere buoni risultati bisogna avere una buona conoscenza del proprio territorio, dei suoi molteplici microclimi e delle sue diversità. Diversità che richiede studio ma che rappresenta anche grande ricchezza per il nostro territorio.
A cura di Lorenzo Piacenti