Arriverà freddo, molto freddo sulla Toscana da lunedì. Rischio gelate tardive. Neve probabilmente solo sulle adriatiche

Sulla nostra pagina facebook, avevamo già da giorni preavvisato i nostri lettori in merito alla possibilità di aria fredda dalla Russia verso l’Italia. Questa ipotesi ha preso sempre più piede e adesso si può dire che con ogni probabilità tra lunedì e mercoledì faremo i conti con l’irruzione fredda più importante del semestre freddo. Eh già, perchè se dal punto di vista meteorologico e, a breve, anche astronomico non sarà più ufficialmente inverno, è pur vero che quanto dovrebbe accadere in settimana prossima non si era mai visto tra dicembre 2019 e febbraio 2020.

L’aria fredda(colore bluastro) scorre dalla Russia verso l’Italia(le frecce azzurre indicano la direzione) lungo il bordo sud-orientale dell’alta pressione centrata sulla Danimarca. La linea tratteggiata rossa, segna la demarcazione tra la massa d’aria più mite di e quella più fredda. Fonte Ventusky.com – rielaborazione MS24

Crollo delle temperature in 48 ore. I valori massimi perderanno fino a 12-14°C tra sabato e lunedì. Neve fino a quote molto basse sulle regioni adriatiche

DOMENICA – L’aria fredda irromperà sul Nordest Italia dal pomeriggio di domenica, per poi “conquistare” tutte le regioni centro-settentrionali entro la tarda mattina di lunedì. Già dal pomeriggio di domenica è atteso un rinforzo dei venti di Grecale sulla Toscana. Inizialmente sarà un Grecale non particolarmente freddo, ma già piuttosto secco. La prima avvisaglia dell’arrivo di aria fredda sarà rappresentata dall’aumento della nuvolosità, indotto da un’atmosfera più instabile (possibilità anche di qualche isolato piovasco nel primo pomeriggio) e successivamente proprio da una tendenza al calo dei tassi di umidità relativa al suolo. Domenica ci attendiamo massime intorno ai 16°C su Siena e sulle aree basso collinari del nostro territorio; in lieve calo, rispetto a sabato, ma pur sempre miti. Ma in serata la sensazione di freddo, sarà già più palpabile.

LUNEDÌ – Tutt’altra musica lunedì quando l’escursione termica tra la mattina e le ore centrali del giorno sarà la più bassa delle ultime settimane. L’aria fredda continuerà ad affluire in maniera perpetua sulla Toscana sotto le raffiche di Grecale. I valori massimi faticheranno a salire oltre i 7-8°C nel Senese, con punte, più elevate, di 9-10°C in Maremma, associati a tassi di umidità relativa bassi e da un cielo parzialmente nuvoloso, ma improduttivo, alla luce della colonna d’aria molto secca nei bassi strati. Molto freddo al calare del sole con il vento che tenderà ad attenuarsi, ma non a placarsi. Le nubi tenderanno ad addossarsi e a compattarsi sull’Appennino umbro-marchigiano. Sulle Marche, infatti, è elevata la probabilità di rovesci nevosi fin verso i 2-300 metri di quota.

Anomalie di temperatura previste a 1500 metri alla mezzanotte di martedì 24. Valori di 12°C inferiori alle medie del periodo.

MARTEDÌ – L’ondata di aria fredda tocca il suo apice di intensità. Il vento limiterà in larga parte il calo termico notturno e, per questo motivo, è probabile che la temperatura non scenda al di sotto dello zero in maniera netta. I valori massimi invece potrebbero faticare a superare i 5-6°C su Siena e dintorni. Umidità estremamente bassa con sensazione di freddo acuita al vento e all’ombra. Rovesci di neve a carattere sparso, sulle regioni adriatiche, fino in bassa collina o in pianura. Nubi sparse sulla Toscana con possibilità di qualche fiocco svolazzante sulle aree orientali della regione, specie nel pomeriggio.

Cenni previsionali per i giorni successivi

Cosa accadrà successivamente? Mercoledì 25 farà ancora molto freddo. E’ attesa in sostanza una giornata molto simile a quella precedente. Le temperature inizieranno lentamente ad aumentare, solo da giovedì 26, fondamentalmente per due motivi: il primo è legato alla “chiusura del rubinetto” di aria fredda. In sostanza l’alimentazione di aria fredda dai Balcani tenderà ad indebolirsi. Il secondo motivo è legato alla stagione ed è legato al primo. Senza alimentazione fredda con il sole che ha molte più ore a disposizione per scaldare il suolo rispetto al pieno inverno, la temperatura tornerà a salire. Ma come testimonia anche l’immagine sotto relativa alle temperature previste dal modello ENSEMBLE di GFS ci vorranno giorni per ritornare su valori tipici delle medie del periodo. Rimangono grossi punto interrogativi per ciò che concerne la giornata di giovedì 26 e quelle successive quando la momentanea rotazione delle correnti ai quadranti sudoccidentali per l’approfondimento di una bassa pressione sul Mediterraneo occidentale potrebbero portare annuvolamenti anche sulla Toscana e qualche debole nevicata inizialmente anche a quote basse, poi, solo in montagna.

Per il resto la preoccupazione più grossa è legata alle gelate tardive. Al momento le aree più a rischio gelo per le colture, tra lunedì e mercoledì, potrebbero essere quelle di media collina (4-600 metri), in particolare quelle più esposte a Est e a Nord. Mentre grazie al vento, prima, e al cambio di circolazione ipotizzato, dopo, i fondovalle potrebbero non subire gelate massicce. Una fase di alta pressione a seguita dell’ondata di aria fredda sarebbe da evitare perchè potrebbe portare minime intorno ai -3/-4°C sulle aree più a valle esponendo a rischi più elevati le fioriture già in atto. Al momento sembrerebbe scongiurata, ma ci riaggiorneremo per maggiori dettagli.

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