Neve sull' ombrello

Un treno di aria fredda in arrivo dalla Groenlandia aggirerà le Alpi nella sera di domenica 12 novembre. In arrivo piogge sul lato adriatico e in parte anche su zone interne tirreniche. Neve in Appennino con fiocchi possibili anche in alta collina

 

Dopo un’ ottobre statico, caratterizzato dal predominio dell’ alta pressione, novembre riporta un po’ di dinamicità. La prima perturbazione del mese ha riportato piogge diffuse su gran parte di Italia, neve sulle Alpi e sull’ Appennino tosco-emiliano. Non male, considerando che di perturbazioni del genere ne abbiamo contate davvero poche negli ultimi 24 mesi.
Ora, dopo una pausa di alcuni giorni, è in arrivo un impulso di aria fredda piuttosto rilevante per il periodo. Il rallentamento della corrente a getto polare nell’ Atlantico settentrionale favorirà una profonda ondulazione verso il cuore dell’ Europa. La differenza di pressione tra l’ area scandinava(sede depressionaria) e l’ area atlantica favorirà già da domani, sabato 11 novembre, l’ innesco di un flusso di correnti settentrionali dall’ Artico groenlandese alla Gran Bretagna.

Getto polare teso, oggi. Getto polare ondulato, domenica 12

L’ aria gelida presente nei bassi strati del cuore della Groenlandia viene trascinata in mare rimescolandosi a quella molto fredda, ma pur sempre più mite, in arrivo dal Mar Glaciale artico e dal Mar di Groenlandia. Da qui prosegue il suo viaggio verso sud/sudest raggiungendo le Isole britanniche e l’ Europa centro-occidentale.
Domenica sera l’ aria fredda, di estrazione artica, raggiungerà l’ arco alpino portando forti nevicate fino a fondovalle su Alta Savoia, Svizzera, Austria.

L’ aria fredda raggiunge le regioni centrali nelle prime ore di lunedì. Pioggia, neve in montagna e anche in collina

Gran parte di questa aria fredda sarà a quel punto costretta ad aggirare l’ arco alpino, in parte da ovest, attraverso la Valle del Rodano, e in parte da est attraverso la cosiddetta porta della Bora. Nel frattempo andrà formandosi una bassa pressione sottovento tra Pianura Padana, alto Tirreno e alto Adriatico. Questa bassa pressione tenderà ad approfondirsi nel corso della mattinata di lunedì sull’ Italia centrale. Il transito di un fronte occluso porterà forte instabilità atmosferica e quindi rovesci di pioggia diffusi, favoriti anche dallo stau, su Emilia Romagna, Marche, Umbria orientale e in misura minore anche sulle zone interne della Toscana centrale e meridionale(Mugello, Aretino, Senese). La neve cadrà abbondante soprattutto in Appennino tosco-romagnolo e potrà spingersi fino alla bassa collina (3-400 metri sui versanti adriatici). Neve su Pratomagno, Amiata, fino ai paesi, Casentino e Valtiberina al di sopra dei 400 metri di quota, sulle cime del Chianti, delle colline della Valdorcia e della Valdichiana, forse delle Metallifere, al di sopra dei 600/700 metri ma con possibilità di fiocchi anche più in basso, in caso di precipitazioni intense, in grado di rovesciare l’ aria fredda nei bassi strati più velocemente.

Il flusso di aria fredda che dalle alte latitudini, arriva al cuore del’ Europa. Fonte Windyty.com, rielaborazione MeteoSiena24

Entrare nel dettaglio, in una previsione così delicata a 72 ore di distanza dall’ evento, è un esercizio un po’ rischioso ma osserviamo come i modelli matematici ad alta risoluzione evidenzino la possibilità di queste fioccate a quote collinari. Lunedì sarà una giornata dalle caratteristiche decisamente più invernali che autunnali sull’ Italia centrale.

Neve prevista entro le ore 12 di lunedì 13 novembre per il modello NMMB di meteo.sm

 

Piogge assenti o scarse nelle zone affette da siccità e stress idrico negli ultimi mesi

Aldilà della dinamica, molto intrigante e particolare, che sicuramente stuzzicherà l’ interesse di molti, mancherà quel che serve di più. L’ acqua. La pioggia eviterà ancora una volta vaste aree dell’ Italia centro-settentrionale. Sulla Toscana interna potremo registrare cumulati medi sui 5-10 mm, con punte massime fino a 15-20 mm, nella migliore delle ipotesi, alla fine del peggioramento.
Già tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, infatti, il minimo di bassa pressione tenderà a scappare verso sud lasciando spazio a schiarite via via più ampie sulla Toscana, con ingresso di ventilazione secca di Grecale.
Martedì farà ancora freddo poi, la pressione tenderà gradualmente ad aumentare, così come le temperature, almeno nei valori massimi. Nel corso della settimana prossima non si scorgono perturbazioni degne di nota. Ad un mese e mezzo dalla fine del 2017, Orbetello conta ancora 115 mm di pioggia da inizio anno contro una media di 650-700 mm, Grosseto e vaste aree della pianura maremmana registrano meno di 200 mm contro medie annuali comunque superiori ai 600 mm

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