Pessime notizie sul lato delle temperature. Si parla di “maltempo anticiclonico” su un noto portale di diffusione nazionale che si occupa di meteorologia, e l’ espressione utilizzata, è tutt’ altro che fuorviante. Alle porte, un’ altra settimana di temperature al di sopra della norma, col sole a fare da padrone incontrastato sullo sfondo.
La regione Toscana ha appena dichiarato lo stato di emergenza per siccità. Della scarsità di pioggia negli ultimi 7 mesi, ne abbiamo parlato anche noi, in un articolo recente. Il continuo ripresentarsi di situazioni votate alla stabilità atmosferica e al caldo non aiuta la situazione. Lo spettro di un giugno paragonabile a quello della terribile estate del 2003 è ormai aleggiante.

Sintesi grafica previsionale su scala sinottica per la settimana
Sintesi grafica previsionale su scala sinottica per la settimana

Le possibili cause

Due i fattori che stanno penalizzando questo angolo d’ Europa(anche se in generale un po’ tutta l’ Europa centro-occidentale sta sperimentando temperature oltre la norma): le anomalie delle acque superficiali in Atlantico che permettono un accelerazione del getto sul nordovest europeo, non permettendo rientri freschi e instabili da nordovest sull’ Italia. E un ITCZ(Indice di convergenza intertropicale) che si mostra più alto della norma sul continente africano.
Brevemente questo indice evidenzia l’ area dove convergono gli alisei dei due emisferi. Questa convergenza permette la risalita di aria calda e il tipico tempo equatoriale caratterizzato da piogge intense e temporali alle basse latitudini. La linea settentrionale di questo ITCZ risulta essere decisamente più alta della norma e questo provoca allo stesso tempo lo spostamento più a nord delle celle di alta pressione con una maggiore ingerenza verso le medie latitudini.
Di fatto il Mar Mediterraneo rimane frequentemente sotto il dominio di un’ alta pressione subtropicale, ed è quello che succederà anche nei prossimi giorni.

Temperature massime previste ad oggi nella giornata di domenica 25 giugno
Temperature massime previste ad oggi nella giornata di domenica 25 giugno

Cosa attendersi nei prossimi giorni?

Nei prossimi giorni osserveremo un graduale aumento delle temperature. Prendendo a riferimento la quota standard di 850hpa(1550 metri sul livello del mare) i valori attualmente prossimi ai 14/15°C si porteranno fin verso i 18/20°C sul finire della settimana. Sulle valli e sulle colline della Toscana centro-meridionale passeremo dai 30/32°C di temperatura massima che registriamo oggi ai 32/34°C di giovedì per arrivare a toccare tra venerdì e sabato i 35/36°C, con punte probabili di 37 o 38°C in alcune aree localizzate della Val di Merse, della Val d’ Arbia delle Crete Senesi, della Valdorcia e un po’ in tutte le conche interne del Grossetano. I tassi di umidità dovrebbero, fortunatamente, mantenersi relativamente bassi nelle ore calde della giornata sulle zone interne. L’ umidità potrebbe crescere un po’ nel fine settimana prossimo, specie sulle aree costiere quando le serate e le notte potrebbero risultare piuttosto afose. Sulle condizioni del cielo previste ci sono pochi dubbi, visto che l’ alta pressione sarà così solida da non permettere la formazione di nubi, se non qualche modesto cumulo nelle ore pomeridiane.

Temperature a 850hpa e precipitazioni previste secondo il modello ENSEMBLES per le previsioni a lungo termine
Temperature a 850hpa e precipitazioni previste secondo il modello ENSEMBLES per le previsioni a lungo termine

Quando un cambiamento sostanziale?

Se questa settimana appare ormai condannata al suo destino, sulla prossima, manteniamo qualche riserbo, come è giusto che sia. Al momento i primi giorni della prossima(lunedì 26 – martedì 27 giugno) potrebbero risultare addirittura i più caldi o comunque in linea con quanto sperimenteremo già tra sabato e domenica. In seguito una blanda saccatura di origine nordatlantica potrebbe riuscire a traslare dalla Francia verso l’ Italia centro-settentrionale portando dapprima 24/36 ore di afa e poi qualche temporale al quale seguirebbe un calo delle temperature con un ritorno su valori più normali. Si tratta tuttavia di un’ ipotesi tutta da verificare.

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