Il maltempo assume le sembianze della bella stagione. Prosegue una fase secca che aggrava la siccità laddove la situazione è già critica. Nel weekend temperature massime tipiche di inizio settembre

 

Il vortice islandese, alimentato dalle masse d’aria fredda in uscita dall’ artico canadese si irrobustirà, andando così a rinforzare le correnti occidentali con tempeste di vento su Atlantico settentrionale e Mar di Norvegia. Questa dinamica favorirà la distensione dell’ anticiclone delle Azzorre verso l’ Europa centrale e il Mediterraneo.

Anomalie medie di pressione previste nei prossimi 5 giorni

Le conseguenze locali di questa dinamica su vasta scala sono facilmente prevedibili. Sulla Toscana proseguirà una fase di tempo secco con temperature in ulteriore aumento, rispetto a quanto osserviamo adesso(11 ottobre ndr). Dando uno sguardo ai valori che si registreranno sulla “verticale” di Siena si prevedono temperature di 3/5° superiori alla norma alla quota di 1550 metri sul livello del mare in libera atmosfera. La classica “ottobrata” che, inserendosi in un ciclo annuale di deficit pluviometrico, risulta quantomeno inopportuna.

Considerando che saranno giornate caratterizzate da cielo sereno e da tassi di umidità relativa piuttosto bassi si potrebbero toccare punte di 26/27°C di massima sulle aree di valle e di bassa collina(sotto i 3/400 metri) nell’ entroterra del grossetano e nel senese tra sabato 14 e lunedì 16

Temperature previste alla quota di 1550 metri sul livello del mare in libera atmosfera sopra la città di Siena.

Questo grafico fornisce ulteriori indicazioni sull’ evoluzione del tempo dei prossimi giorni. Notiamo infatti una visione piuttosto unanime da parte dei singoli cluster(o spaghi) del modello ENSEMBLES.

Via d’ uscita lontana e piena di ostacoli

Per 10 giorni le temperature rimarranno piuttosto elevate, mentre, dal 20 ottobre in poi, regna l’ incertezza. Lo sblocco della situazione potrebbe arrivare proprio sulla fine della seconda decade, quando una serie di perturbazioni atlantiche più intense potrebbero erodere gradualmente il muro anticiclonico ad ovest. Un contributo in tal senso potrebbe arrivare dall’ ex uragano Ophelia.

La possibile via d’ uscita dall’ impasse venutosi a creare potrebbe passare dal rafforzamento di una depressione nordatlantica con il contributo di Ophelia

 

Ophelia è al momento una tempesta tropicale più o meno stazionante in pieno atlantico, a SW delle Azzorre. Questa tempesta potrebbe rafforzarsi nei prossimi 2 giorni fino a diventare uragano categoria 1 o 2. Vista la sua latitudine piuttosto elevata rispetto alla norma e alla sua posizione anomala, Ophelia dovrebbe essere piano piano risucchiata dalla circolazione più fresca di origine nordatlantica andando ad alimentare una depressione a ovest delle Isole Britanniche.
Le correnti occidentali associate a questa depressione spingerebbero il core dell’ anticiclone decisamente più a est. Le perturbazioni nordatlantiche potrebbero divenire finalmente più incisive su Francia, Mediterraneo occidentale e Italia centro-settentrionale.

Tutto quello di cui abbiamo parlato adesso appartiene al campo di un’ipotesi “piena di se e di ma”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here