Dopo settimane, mesi di attesa ecco il cambio di marcia auspicato. Una perturbazione atlantica porterà piogge e temperature in calo sull’ Italia centro-settentrionale

 

Quando i modelli matematici hanno iniziato a fiutare questa ipotesi, diversi giorni addietro, siamo rimasti scettici, seppur speranzosi. Troppe volte, nel corso delle ultime settimane, le poche possibilità di un cambio di rotta avevano fatto la fine di una bolla di sapone.

Stavolta invece, ci siamo. Possiamo dire che entro qualche giorno, l’ Italia sarà investita da una perturbazione nordatlantica vera, di stampo autunnale.
Del resto, il 1° settembre, ha inizio l’ autunno meteorologico, che anticipa di circa tre settimane quello astronomico. Ebbene, quest’ anno, l’ autunno inizierà come si deve. Dopo un’ estate torrida, funestata da caldo intenso e da una siccità sempre più grave, la perturbazione in arrivo è una manna dal cielo.

Modello Ensembles. Andamento delle temperature a 850hpa(1550 m slm in libera atmosfera) – scala verticale sulla sinistra. Sulla scala verticale di destra i mm previsti di 6 ore in 6 ore, rappresentati dai “denti” in basso. In orizzontale ai piedi del grafico, la scala del tempo. E’ possibile apprezzare l’ aumento dell’ incertezza previsionale, dal divario tra i vari “spaghi”.

 

La buona notizia è che dovrebbe trattarsi di una perturbazione in grado di portare piogge abbastanza diffuse, se rapportiamo il tutto al periodo in essere(siamo di fatto a fine estate). Certo i cumulati, potrebbero risultare disomogenei, molto diversi tra zona e zona. I contrasti saranno importanti; a causa dell’ energia immagazzinata in questi mesi al suolo e sul mare e a causa della massa d’aria piuttosto fresca in arrivo.
Il suolo particolarmente secco, potrebbe non assorbire molto bene acquazzoni particolarmente intensi e sarà importante non abbassare la guardia dato che qualche criticità a livello idrogeologico potrebbe manifestarsi.

Un ramo della corrente a getto affonderà sul Mediterraneo centrale. Segnale di un peggioramento ben strutturato anche in quota

 

La genesi del peggioramento atteso da venerdì 1° settembre

 

Una saccatura di origine nordatlantica, colma di aria polare marittima in quota aprirà una ferita nel campo anticiclonico preesistente. A coadiuvare questa azione a tenaglia ci pensa la falla iberica, già responsabile dell’ ondata di calore che viviamo in questi giorni.
Questo è un chiaro segnale di avanzamento stagionale. Tra gli appassionati di meteorologia è solito chiamare “rottura estiva” quella perturbazione che mette fine al caldo torrido agostano. Dopo la rottura estiva, la stagione volge al termine e anche se caldo e alta pressione possono tornare, difficilmente risultano incisivi, predominanti e perduranti come prima.

Geopotenziali a 500hpa(5600-5900 metri sul livello del mare circa) nella mattinata di venerdì. Anche qui è osservabile la circolazione atmosferica presente in quota. Ben visibile la saccatura nordatlantica che porterà una perturbazione piuttosto intensa nel fine settimana

 

Eccoci quindi alla rottura estiva, arrivata forse un po’ in ritardo rispetto ad altre annate, ma stavolta con le stimmate di un peggioramento di stampo autunnale vero e proprio.

Ancora presto per entrare nei dettagli

Prematuro dire quanto dovrebbe piovere e dove dovrebbe piovere di più, anche se le emissioni modellistiche degli ultimi giorni, concedono più che una speranza riguardo a piogge diffuse sulla Toscana.

La giornata di venerdì 1° settembre potrebbe essere decisamente perturbata, specie nella prima parte, con possibilità elevata di fenomeni temporaleschi, localmente intensi, associati al ramo ascendente della saccatura. Sabato 2 possibile tregua con variabilità e precipitazioni più scarse o localmente assenti. Domenica possibile transito di un fronte freddo con passaggio perturbato su tutta la Toscana.

Per quel che riguarda il prosieguo non è ancora possibile formulare delle ipotesi attendibili. Come si può capire da ciò che abbiamo scritto sopra, questo peggioramento dovrebbe rappresentare una sorta di punto di non ritorno stagionale. Questo è altamente probabile per almeno due motivi. Il primo legato a un fattore storico-statistico. Il secondo alla dinamica del peggioramento atteso. E’ in arrivo una perturbazione intensa, che colpirà su una scala abbastanza basta non un’ infiltrazione di aria fresca foriera di instabilità atmosferica. Questo peggioramento arriva nei primi giorni di settembre con le giornate che si accorciano gradualmente ma abbastanza rapidamente. L’ estate potrà tornare in settembre ma le temperature elevate di queste settimane saranno presto un ricordo.

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