Stabilità atmosferica nella prima parte della settimana, poi tempo più variabile con rovesci e temporali sparsi tra giovedì e venerdì e un possibile passaggio perturbato nella giornata di domenica

Con settembre è arrivata finalmente una prima svolta importante dal punto di vista meteorologico. Se la siccità rimane un problema insoluto e occorreranno quantitativi importanti di pioggia nel corso dei prossimi mesi per alleviare la “sete”, dal lato delle temperature già si apprezza un cambio di marcia di tutto rispetto. Nel corso di questi primi 4 giorni di settembre la media delle temperature massime registrata dalla centralina del Liceo Galilei è di 25,4°C, inferiore di un grado circa rispetto alle medie storiche di riferimento. Non è niente di clamoroso se si pensa alle pesanti anomalie positive degli ultimi tre mesi, ma è sicuramente una notizia.

Le prospettive per i prossimi 7-10 giorni sono incoraggianti con temperature che dovrebbero oscillare su valori prossimi alla media del periodo per gran parte della settimana. Nel weekend, invece, l’ ingresso di una nuova perturbazione nordatlantica potrebbe portare un ulteriore calo delle temperature ma soprattutto piogge intense. Non entreremo adesso nei dettagli, vista e considerata la distanza temporale.

Modello Ensembles. In alto l’ andamento delle temperature a 850hpa(1550 metri sul livello del mare circa). In basso le precipitazioni

Osservando il modello Ensembles di GEFS, di cui postiamo i cosiddetti spaghi(una versione sintetizzata che mostra le temperature in libera atmosfera a 1550 m slm circa e le piogge previste), notiamo che a partire dal 10 settembre lo spread tra le singole ipotesi si allarga.

La media(spago bianco) “galleggia” intorno alla norma del periodo per quel che riguarda la temperatura, per poi scendere leggermente al di sotto nei giorni successivi. Notiamo invece una notevole impennata, se prendiamo i dati delle precipitazioni, che lascia presupporre un passaggio perturbato più consistente proprio intorno alla giornata di domenica 10 settembre. Già giovedì 7 tuttavia, è attesa la formazione di una blanda bassa pressione sull’ alto Tirreno/mar Ligure che riporterà un po’ di instabilità con la possibilità di temporali sparsi sulla nostra regione, localmente intensi.

Modello europeo ECMWF. Previsione pressione al suolo e geopotenziali per domenica. 
Modello americano GFS. Previsione pressione al suolo e geopotenziali per domenica.

 

Tornando all’ analisi sulla perturbazione attesa tra sabato e domenica al centro-nord osserviamo il confronto tra i due modelli più prestigiosi, l’ americano GFS contro l’ europeo ECMWF, troviamo ormai tanti punti in comune. Se ieri rimanevano divergenze sostanziali, entrambi i modelli “vedono stamani” un ingresso ficcante di una saccatura nordatlantica verso la Francia e il Mediterraneo nord occidentale

In entrambi i casi l’ Italia centro-settentrionale è interessata da una circolazione depressionaria da sudovest, più fresca, alle quote della media troposfera e da una circolazione meridionale(S) nei bassi strati, che ripesca aria più umida e calda dal Mediterraneo.
Gli assi e le frecce indicano la circolazione principale. In entrambi i casi avremo condizioni perturbate su varie aree dell’ Italia centro-settentrionale ma la dinamica è più estrema nel modello americano che vede una saccatura più ficcante con l’ asse che permette il richiamo di un maggior quantitativo di aria calda al suolo e allo stesso tempo una circolazione sudoccidentale in quota più forte.
Grande attenzione quindi, perchè una dinamica del genere, espone nuovamente il nostro territorio al rischio potenziale di sistemi temporaleschi intensi.

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