Netto calo delle temperature in atto. Un po’ ovunque si registrano valori inferiori ai 10°C

 

Entra l’ aria fredda

 

Dopo settimane e settimane di temperature miti con una primavera partita in quinta, un brusco calo delle temperature sta interessando la nostra Penisola in queste ore. Masse d’aria fredda di estrazione artica stanno raggiungendo in queste ore la Toscana e dopo un pomeriggio in cui i contrasti hanno portato qualche rovescio di pioggia e qualche temporale qua e là, ecco il calo delle temperature tanto atteso.
Come è possibile osservare dall’ immagine 1, lo spostamento dei centri di alta pressione tra UK, Mare del Nord e Scandinavia permette lo scivolamento dell’ aria fredda dalla Russia con target Italia, attraverso l’ Europa centrorientale. Una dinamica tipicamente invernale che porterà le temperature su valori tipici di inizio marzo per alcuni giorni.

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Considerando la stagione in essere si tratterà di un evento ragguardevole anche se la storia climatica del nostro Paese e della nostra zona è piena di irruzioni di aria fredda di caratura simile anche in primavera inoltrata. Nell’ immagine 2, troviamo i valori di temperatura previsti domani alla quota dei 500hpa(5500 metri sul livello del mare circa). L’ ingresso di una isoterma di -34°C sull’ Italia centrale ci suggerisce che almeno in quota si tratterà di un’ irruzione di aria fredda di tutto rispetto, mentre la stagione avanzata, le giornate ormai lunghe e un sole che scalda di più rispetto ai mesi invernali, mitigheranno un po’ il tutto.

500hpa

 

Nonostante questo “effetto mitigatore” nei prossimi giorni le temperature massime difficilmente risaliranno al di sopra dei 13/14° nei valori massimi in bassa e media collina. Sull’ Amiata la colonnina di mercurio tornerà al di sotto dello zero, dopo settimane, mentre nel fine settimana si registreranno valori di temperatura minima localmente prossimi allo zero in alcune aree a valle della nostra provincia.

 

Quanto durerà questa fase di temperature al di sotto della media?

 

Ovviamente per valutare complessivamente l’ entità di un’ irruzione di aria fredda non basta stimarne l’ intensità ma occorre tenere in considerazione la durata. Prendendo in esame l’ emissione del modello Ensembles di GFS osserviamo come la media delle temperature in libera atmosfera rimarrà decisamente fredda almeno fino al 23 aprile. Le temperature scenderanno di 6/7° al di sopra della media per poi stabilizzarsi su valori prossimi alla norma o leggermente inferiori ad inizio settimana prossima, in concomitanza col Ponte del 25 aprile.
Osservando le ultime emissioni modellistiche è ipotizzabile che anche l’ ultima parte del mese risulti un po’ più fresca e, forse, un po più bagnata. Ma ne parleremo più avanti.

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Concludendo lo sbalzo repentino delle temperature si sta facendo sentire e si farà sentire. Questa sensazione di freddo sarà acuita dal fatto che abbiamo sperimentato, fino ad adesso, una primavera molto mite. Come è possibile osservare dalle anomalie previste nei prossimi 5 giorni su scala europea(immagine 4), buona parte del continente sperimenterà temperature al di sotto della media del periodo. Quello che mancherà ancora, almeno per le nostre terre, sarà un apporto piovoso degno di tale nome. Il deficit pluviometrico degli ultimi mesi dovrà essere compensato da una seconda parte della primavera piovosa se non vogliamo correre il rischio di ritrovarci in situazioni ben più complicate alla fine dell’ estate. Come già anticipato qualcosa potrebbe muoversi in tal senso tra il 25 aprile e il 1° di maggio.

Anomalie di temperature rispetto alla media su scala europea
Anomalie di temperature rispetto alla media su scala europea

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