Come già anticipato negli aggiornamenti precedenti ci attendevamo un avvio dicembrino all’ insegna della stabilità e delle temperature miti. Per la verità avevamo considerato due ipotesi. Una che vedeva un rientro di correnti più fredde da est a causa di un modesto rallentamento del flusso zonale, una che vedeva un rinforzo di quest’ ultimo e conseguente stabilità sull’ area mediterranea. E così è stato. Il rinforzo del flusso zonale al di sopra del 50° parallelo permette la distensione degli anticicloni sulla fascia delle medie latitudini(fig.1). Questa situazione è da attribuire ad un forte approfondimento del Vortice Polare su tutti i piani atmosferici che garantisce un riaccorpamento delle masse d’aria fredda sull’ artico, che rimangono confinate alle latitudini più alte. Freddo ancora ben lontano e inverno più crudo che si farà attendere ancora per un bel po’.
Nei prossimi giorni, nel fine settimana e per il Ponte dell’ Immacolata, è atteso quindi tempo stabile, anticiclonico. Questo come abbiamo già potuto sperimentare non garantisce un cielo sereno. Anzi, la condensazione dell’ aria mite che si solleva dalla superficie di un mare nostrum ancora caldo, comporta la formazione di un estesa coltre di nuvolosità che ricopre buona parte di Italia.
Avremo quindi un lungo periodo con un cielo spesso grigio, assenza di ventilazione e temperature piuttosto miti. Complice la copertura nuvolosa, ci attendiamo un escursione termica più contenuta rispetto alla media, con inversioni termiche molto blande. Allo stesso tempo nonostante valori di temperatura piuttosto miti in quota, la copertura nuvolosa non permette un grande riscaldamento nei bassi strati durante le ore centrali della giornata. Le temperature massime rimarranno frequentemente contenute, al di sotto dei 10-12°C su gran parte del nostro territorio. Proprio tra lunedì 7 e martedì 8 dicembre, tuttavia, ci attendiamo qualche schiarita in più con possibilità di giornate più soleggiate e ancora gradevoli dal punto di vista termico.
Con l’ausilio delle mappe di previsione(CLICCATE SOPRA LE IMMAGINI SOTTO), entriamo quindi nel dettaglio del tempo atteso nei prossimi giorni.
Venerdì 4 dicembre: cielo nuvoloso su gran parte della Toscana centro-meridionale causa presenza di nubi basse, più fitte ed estese su aree costiere. Venti assenti. Temperature miti in quota(fino a 10° sulla vetta dell’ Amiata). Massime più contenute in media-bassa collina(sotto i 10°C).
Sabato 5 dicembre: cielo nuvoloso al mattino per nubi basse. Qualche schiarita nelle ore pomeridiane, in particolare nelle aree interne. Temperature stazionarie a valle, in lieve calo su alta collina e Amiata.
Domenica 6 dicembre: ennesima giornata grigia sulla Toscana centro-meridionale per nubi basse e foschie. Temperature massime diffusamente al di sotto dei 10°C a causa della copertura nuvolosa.
Lunedì 7 dicembre: inizialmente nuvoloso per nubi basse e foschie, poi tendenza a schiarite via via più ampie, specie nelle ore pomeridiane. Temperature massime in aumento di 2/3°C in pianura, media-bassa collina e aree costiere maremmane.
Martedì 8 dicembre. Immacolata con un cielo generalmente poco nuvoloso eccetto qualche foschia nelle ore notturne e al primo mattino. Temperature minime in calo con valori localmente prossimi allo zero a valle, massime in contenuto aumento con punte di 13/14° in Maremma, 12° sulle Colline senesi.
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Detto questo, vorrei concludere facendo due parole sul prosieguo della stagione, volgendo lo sguardo più in là, verso la seconda decade di dicembre e iniziando a dare qualche cenno ad un eventuale cambiamento del tempo prima del Natale conscio di spingermi ben oltre i limiti della previsione meteorologica. Il vortice polare dovrebbe rimanere piuttosto forte ancora a lungo limitando nel numero, le sortite di aria fredda verso le medie latitudini nell’ emisfero boreale. Tuttavia il graduale dislocamento delle masse d’aria artica in area euro-russo-siberiana apre la strada a sviluppi diversi a partire dal 12/13 dicembre. Le profonde vorticità in uscita dal Canada orientale che rafforzano il flusso zonale in sede atlantica tenderanno gradualmente ad indebolirsi. La risultante di questi movimenti sarà una maggiore possibilità di irruzioni di aria artica verso l’ Europa centrale a partire da metà mese. Non è quindi da escludere l’ arrivo di condizioni meteorologiche più invernali proprio con l’ approssimarsi delle festività natalizie.