Un saluto a tutti i nostri lettori.
Dominio anticiclonico è stato nelle ultime due settimane e dominio anticiclonico sarà anche nel fine settimana.
La lunga fase stabile che caratterizza il tempo della nostra regione non ha permesso alcun “sussulto” e le uniche variazioni sul tema sono state legate a qualche modesta modifica alla circolazione in sede mediterranea dovuta allo spostamento del “core” dell’ alta pressione.
Abbiamo quindi osservato giornate più umide contraddistinte dalla presenza di nubi basse e foschie con escursione termica modesta tra il giorno e la notte e giornate più secche in cui il cielo si è presentato prevalentemente sereno o poco nuvoloso con maggiore escursione termica tra il giorno e la notte.

Nel fine settimana questa alternanza non si ripeterà perché a “dominare” la scena sarà solo una circolazione secca da E/NE nei bassi strati che porterà bel tempo su tutta la Toscana centro-meridionale e temperature prossime alla media del periodo. Perderanno qualche grado le temperature in alta collina e in montagna, mentre a valle torneranno protagoniste le inversioni termiche con brinate già da venerdì mattina(domani ndr) e in modo ancora più diffuso tra sabato e domenica.
Durante il giorno le temperature risaliranno fin verso i 10/12° fino all’ altezza della media collina mentre farà più fresco(di almeno 4/5° rispetto ai giorni scorsi) in montagna.

E poi?
Si naviga a vista. Ma le ultime corse dei modelli matematici mostrano “finalmente” anche scenari nuovi e un po’ più inediti rispetto a quello recentemente osservato
Già da inizio settimana sembrerebbe possibile il ritorno delle piogge sulla Toscana in un contesto di temperature prossime alla media del periodo. Tutto questo potrebbe voler dire anche un ritorno della neve in Appennino che si presenta attualmente brullo sino alle cime più elevate. Dal punto di vista termometrico invece non è mostrata un’ apprezzabile discesa delle temperature che possa anche solo far pensare all’ ipotesi concreta di un’ ondata di aria fredda ma è possibile che all’ inizio della terza decade di dicembre si possa vivere una breve fase di temperature al di sotto della media, forse fino in prossimità del Natale.

Se allarghiamo un po’ lo spettro di analisi spaziale, passando a osservare la situazione su larga scala osserviamo da diversi giorni un espansione dell’ anticiclone russo-siberiano. Un sensibile raffreddamento è atteso su tutta l’ estremo nordest del continente europeo dove si potrebbero raggiungere valori di temperatura davvero rigidi e abbondantemente inferiori alla media del periodo. La formazione di una vasta struttura anticiclonica in grado di abbracciare tutto il continente eurasiatico potrebbe imporre una importante modifica alla circolazione su scala emisferica e probabilmente anche in sede europea con conseguenze ancora tutte da scoprire.
Il forte innevamento che ha interessato la Russia già a partire da ottobre ha permesso un costante raffreddamento in sede continentale.
In questa fase l’ anticiclone russo-siberiano godrà di una doppia alimentazione(termica, per la presenza di aria fredda al suolo, in sede continentale) e dinamica per le spinte di calore che dalle Azzorre raggiungeranno la Scandinavia e l’ Artico europeo.
Sarà questa imponente figura barica a far saltare il banco nella fase finale del mese di dicembre?