Un saluto a tutti i nostri carissimi lettori e ben ritrovati con questo appuntamento riservato all’ analisi meteorologica a mediolungo termine.
Partendo dalla situazione meteorologica su larga scala prevista nei prossimi giorni, osserviamo il campo anticiclonico vasto e strutturato che dominerà in Europa centrale per tutta la settimana in corso, tenendo le masse d’aria fredde di origine artica ben lontane dal Mediterraneo. Andando nello specifico, sulla Toscana centro-meridionale tutto questo si tradurrà in una fase di tempo caratterizzata da un cielo sereno o poco nuvoloso, con una circolazione relativamente secca da est nei bassi strati(ma non fredda). Questa circolazione orientale richiamata dal gradiente di pressione che si verrà a creare tra l’ Europa centrale e l’ Algeria(dove insisterà una blanda depressione), porterà viceversa tempo instabile perturbato al Meridione almeno fino a giovedì. Da venerdì il “core” dell’ alta pressione si sposterà sull’ Italia centro-settentrionale, portando un aumento delle temperature in quota e ponendo fine all’ alimentazione di aria secca da est. Tutto questo favorirà il ritorno di condizioni di tempo umido con ristagno di nubi basse e foschie negli strati inferiori dell’ atmosfera, in particolar modo tra sabato e domenica.

Inverno dove sei?
Le proiezioni a lungo termine non indicano al momento segnali chiari verso una fase più fredda, o comunque più dinamica anche se alcuni “clusters” del modello ENSEMBLES di GEFS mostrano la possibilità che un cavo d’ onda possa inserirsi nel Mediterraneo centrale intorno all’ 11/12 dicembre. Sotto vi mostriamo il grafico delle temperature previste a 1480/1550 m slm circa in libera atmosfera sopra la città di Siena. Proprio dopo il 12 dicembre l’ incertezza aumenta, anche se si nota una tendenza ad un calo generalizzato delle temperature. Un’ ipotesi tutta da verificare mentre i destini del tempo di questa settimana appaiono segnati e possiamo dire che con buone probabilità il campo anticiclonico che si andrà a piazzare sulle nostre teste, difficilmente si schioderà nei prossimi 6/7 giorni.

Fonte wetterzentrale.de, rielaborazione Meteosiena24
L’ appuntamento col freddo è rimandato, mentre sulle Alpi centrali e orientali si registra assenza di neve fin verso i 2000m di quota e pochi cm oltre questa quota. L’ immagine webcam di Livigno fotografa la situazione in una località di turismo invernale assai rinomata ma questa situazione la ritroviamo un po’ in tutte le località alpine più o meno famose sia a quote più basse che a quote più elevate. Niente neve naturale fino a metà mese? Probabile.

Sarà il 4° dicembre anticiclonico consecutivo?
Facendo il paragone con la stagione invernale 2015/16, le condizioni di partenza appaiono decisamente diverse da un anno fa se prendiamo in considerazione la salute del vortice polare, il motore principe delle condizioni meteorologiche sull’ emisfero boreale in inverno. Spiegandola in parole povere, visto che non abbiamo modo di approfondire la questione in questa sede, dalla sua forza dipende la possibilità di avere ondulazioni importanti della corrente a getto polare. Queste ondulazioni sono in grado di trasferire il freddo presente alle alte latitudini fin verso le medie latitudini(ovvero le nostre).
Attualmente il Vortice Polare continua a mostrare segnali di debolezza. E’ per questo che già in seconda decade di dicembre ci attendiamo qualche cambiamento per ora solo accennato nelle emissioni modellistiche. Di questo e di altro ancora ne riparleremo nei prossimi giorni.
Foto di copertina di https://www.flickr.com/photos/riccarducci